La storia di Serena

Questa è la testimonianza di Serena, una moglie e mamma che ha affrontato una delle sfide più difficili della sua vita: la scoperta di un tumore al seno. Dopo il terribile shock iniziale, il suo percorso si è trasformato in una vera e propria corsa a ostacoli, fatta di interventi chirurgici, cure difficili e momenti di profonda incertezza. Tuttavia, grazie al sostegno della Fondazione Edo Tempia, Serena è riuscita a ritrovare la forza di lottare, non solo per se stessa, ma anche per i suoi figli.

La mia storia

Il 26 aprile ho fatto la mammografia, perché avevo la sensazione insistente che dentro di me ci fosse qualcosa che non andava. Quel giorno mi è rimasto impresso in ogni dettaglio. Ricordo il volto della giovane stagista, affiancata dal medico, che all'improvviso si mise a piangere. La sua reazione mi sorprese, e dentro di me pensai che forse si sentiva male o era sotto stress, quasi sorridendo della situazione. Ma quello schiaffo emotivo arrivò subito dopo, quando mi resi conto che il motivo del suo turbamento ero io: aveva visto qualcosa di serio, il "male" dentro di me.

Da quel momento iniziò una corsa contro il tempo. Cercai subito aiuto per capire come affrontare ciò che stava accadendo, e fu allora che incontrai la dottoressa Paduos. Con grande umanità mi rassicurò e mi indirizzò a fare tutti i controlli necessari, aprendo così il capitolo più difficile della mia vita. Quel momento segnò l'inizio del mio lungo viaggio, che sarebbe durato due anni e mezzo.

Con i miei figli, abbiamo sempre immaginato questa esperienza come una corsa a ostacoli. Il nostro obiettivo era arrivare al traguardo tutti insieme, tenendoci per mano. Nonostante la nostra determinazione, ci siamo spesso persi per strada. Io, in particolare, sentivo il peso di quei momenti in cui la forza veniva meno. Ma grazie al punto di ascolto del Fondo, ho trovato supporto e comprensione, imparando che non ero sola in questo viaggio. Hanno aiutato anche i miei figli, offrendoci terapie artistiche che li hanno sostenuti nei momenti più bui. Anche loro, come me, si smarrivano quando sembrava che ci lasciassimo la mano. Ma ogni volta che ci ritrovavamo, ci stringevamo più forte e riprendevamo la nostra corsa, con rinnovata determinazione.

Il momento più difficile è arrivato dopo la mastectomia bilaterale. Ero già provata da quel lungo percorso, quando ho ricevuto un'altra chiamata: i linfonodi erano positivi. Ricordo ancora il vuoto che sentii dentro. Significava dover tornare sotto i ferri, questa volta per rimuoverli tutti. Mi dissero che era necessario, ma facile non lo fu di certo.

Il supporto della Fondazione Edo Tempia

Superato anche quell'ostacolo, mi sono ritrovata a fare i conti con un corpo che non riconoscevo più, sentendomi inadeguata, quasi estranea a me stessa. Fu in quel momento che il Fondo Edo Tempia mi propose di partecipare a due iniziative: una dedicata all'armocromia e l'altra al progetto "La forza e il sorriso", che offriva consigli sul trucco. Inizialmente pensai che fosse una cosa da poco, quasi futile rispetto a tutto quello che avevo affrontato. Ma decisi comunque di partecipare, pensando che non avevo nulla da perdere.

Quello che non mi aspettavo era l'impatto che questi incontri avrebbero avuto su di me. Uscita da quei corsi, mi sentivo di nuovo carica di energia. Ero pronta a riprendere la mia corsa, determinata a raggiungere quel traguardo che tanto desideravo. Grazie alle tante attività proposte dal Fondo, ho trovato la forza di rimettermi in gioco, giorno dopo giorno. È stato un viaggio lungo e difficile, ma non l'ho affrontato da sola, e ogni ostacolo superato mi ha avvicinata sempre di più alla meta, mano nella mano con i miei figli.